Carlo
Scorza
Paola 1897 - San Godenzo 1988
Nacque a Paola nel 1897 e partecipò, come volontario, al
primo conflitto mondiale. Fondatore del fascio di Lucca diresse
le squadre d'azione in numerose spedizioni ponendosi alla loro
testa anche in occasione della marcia su Roma. Incontrastato ras
di Lucca, fu segretario federale della città dal 1921 al
1929 e deputato al Parlamento dal 1924 al 1939. Per alcuni anni,
tra il 1920 e il 1925, si occupò di giornalismo dirigendo
l"Intrepido" e, per un breve periodo, "La lucchesia".
Dall'ottobre del 1929 al dicembre del 1931 fu incluso nel direttorio
del Pnf, fu incaricato di costituire i Fasci Giovanili di Combattimento
e, infine, nominato ispettore della milizia nazionale. Nello scontro
del 1931 fra il regime e la Santa Sede assunse posizioni radicali
tendenti all'esasperazione dello scontro. Dietro diretta richiesta
del Vaticano, il regime lo costrinse a dimettersi da tutte le
cariche allora ricoperte. L'anno seguente, a causa della concorrenza
apertasi fra lui e Storace, il Partito aprì un'inchiesta
sullo stato del fascismo in provincia di Lucca. L'inchiesta si
concluse con la proibizione, fatta a Scorza, di recarsi nella
intera provincia, il vecchio ras di Lucca evitava di essere espulso
dal Partito, ma il suo futuro politico era ormai segnato. Negli
anni successivi prese parte alla campagna d'Etiopia e alla guerra
di Spagna. Nel 1940, nominato presidente dell'Ente stampa, tornò
a rivestire incarichi politici riprendendo anche la scalata nel
Partito del quale, il 21 dicembre 1942 divenne vicesegretario,
e, quattro mesi più tardi, il 17 aprile, segretario. Il
25 luglio votò contro l'ordine del giorno Grandi. Nei giorni
immediatamente successivi alla caduta del fascismo riuscì
a sottrarsi all'arresto nascondendosi a Roma. Nel dicembre fu
arrestato, processato dalla Rsi e liberato solo dietro intervento
di Mussolini. Alla fine del conflitto emigrò in Argentina.
E' morto a San Godenzo nel 1988.
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