Questa
concezione positiva della vita è evidentemente una concezione
etica. E investe tutta la realtà, nonché l'attività
umana che la signoreggia. Nessuna azione sottratta al giudizio morale;
niente al mondo che si possa spogliare del valore che a tutto compete
in ordine ai fini morali. La vita perciò quale la concepisce
il fascista seria, austera, religiosa: tutta librata in un mondo sorretto
dalle forze morali e responsabili dello spirito. Il fascista, disdegna
la vita "comoda".(6) |
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(6)
Chiamai questa organizzazione: "Fasci italiani
di combattimento". In questa parola dura e metallica c'era tutto
il programma del Fascismo, così come io lo sognavo, così
come io lo volevo, così come io l'ho fatto! Ancora questo è
il programma, o camerati: combattere. Per noi fascisti la vita è
un combattimento continuo, incessante che noi accettiamo con grande
disinvoltura, con grande coraggio, con la intrepidezza necessaria.
Eccoci persino di nuovo il nocciolo della filosofia fascista. Quando
un filosofo finlandese mi pregò recentemente di dargli il senso
del Fascismo in una frase, io scrissi In lingua tedesca: Noi siamo
contro la vita comoda.
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