Ciano
Costanzo
Livorno 1876 - Ponte a Moriano (LU) 1936
Dopo aver frequentato l'Accademia navale di Livorno, nel 1896
è ufficiale di marina. Esperto di armi subacquee, combatte
in Libia e nella Grande guerra, prendendo parte soprattutto alle
azioni dei MAS, tra cui la celebre beffa di Buccari con D'Annunzio.
Più volte decorato, al termine della guerra sceglie di
essere collocato nella riserva per passare all'impiego civile,
come direttore di una compagnia di navigazione di proprietà
di Giovanni Agnelli. Dal 1921, eletto deputato per il Blocco nazionale,
si dedica completamente alla politica. Sottosegretario alla Marina
e commissario alla Marina mercantile nel primo ministero Mussolini,
nel febbraio 1924 diventa ministro delle Poste e Comunicazioni
e nel 1926, dopo l'attentato di Bologna attribuito a Zamboni,
Mussolini lo designa suo successore. Per oltre un decennio gestisce
settori cruciali e sovrintende alla privatizzazione della telefonia
urbana e alla riorganizzazione dell'amministrazione ferroviaria,
accumulando anche una consistente fortuna personale. Amico di
Guglielmo Marconi e particolarmente attento all'organizzazione
del consenso, avvia una pionieristica rete di radiocomunicazioni
direttamente gestita dallo Stato, promuove lo sviluppo del dopolavoro
ferroviario e, nel 1928, istituisce l'Ente Italiano Audizioni
Radiofoniche (EIAR). Nello stesso anno, in onore di una sua impresa
bellica della prima guerra mondiale, viene insignito del titolo
di conte di Cortellazzo, che passerà al figlio Galeazzo.
Dal 1934 è presidente della Camera e, per pochi mesi, anche
della Camera dei fasci e delle corporazioni.
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