DISCORSO DEL
28 settembre 1936
L'introduzione a "LA PREPARAZIONE E LE PRIME OPERAZIONI" del Maresciallo De Bono

Il Maresciallo d'Italia, camerata Emilio De Bono, ci offre con questo libro una specie di rapporto sull'opera da lui svolta nel periodo preparatorio della guerra e nelle prime fasi della medesima, legata alla conquista di Adua, Adigrat, Makallè, nomi che dal 1896 in poi, erano custoditi nei cuori non immemori degli italiani. Questo libro era necessario: e per i professionali che dalle grandi esperienze altrui devono trarre giovamento ed esempio e per il popolo che giudica, col suo istinto, spesso - per ragioni misteriose - infallibile. Questo libro è interessante perché racconta ciò che è accaduto ieri, con protagonisti e spettatori i quali possono fornire testimonianza sicura.... Bisogna compiere uno sforzo considerevole di immaginazione, per rendersi conto di quel che sia stata l'opera svolta da Emilio De Bono e dai suoi immediati e mediati collaboratori. Una proposizione sola basta a sintetizzare quest'opera: tutto era da fare o da rifare. Quando Emilio De Bono sbarcò a Massaua, i preparativi fatti anteriormente erano assolutamente inadeguati allo scopo che era quello di regolare, una volta per sempre, il grande conto aperto dal 1896. L'attrezzatura portuale, stradale, economica, militare dell'Eritrea doveva essere moltiplicata per cento e non in un lasso di tempo indefinito, ma in un periodo di tempo brevissimo, precisato e stabilito quasi come un dogma: ottobre del 1935. Non erano molti quelli che ritenevano possibile di realizzare in dieci mesi una così gigantesca preparazione. Ci furono dei momenti in cui le inestricabili difficoltà della materia parvero dominare lo spirito: ma la volontà di De Bono, la sua cinquantenne esperienza, il suo sangue freddo, il suo vigoroso giovanile ottimismo, furono gli elementi determinanti del successo. Gli ostacoli, anche quelli che sembravano agli occhi dei pavidi e degli scettici insormontabili, furono superati e nei termini di tempo, che Emilio De Bono rispettò come una consegna sacra. Ai primi di ottobre la grande macchina era pronta per scattare e scattò varcando il Mareb. Il 6 ottobre il tricolore sventolava su Adua. Un mese dopo su Makallè. Emilio De Bono è un artefice della vittoria africana e come tale gli è dovuta la gratitudine della Patria.

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