L'Opera
Nazionale Dopolavoro eretta con R. D. L. del 1 maggio 1925 ha il
compito fondamentale di promuovere il sano e proficuo impiego delle
ore libere dei lavoratori con istituzioni dirette a sviluppare le
loro capacità fisiche, intellettuali e morali. L'Opera -
scrive il Segretario del Partito S. E. Achille Starace - vuole andare
verso il popolo per educarlo, per elevarlo, per renderlo fisicamente
e moralmente migliore; per fargli amare la sua terra, il suo paese,
la sua famiglia e la sua casa; per infondergli il desiderio di conoscere
il vero volto della Patria percorrendone le strade e sostando con
occhi nuovi davanti alle sue infinite bellezze, avvicinandolo ai
monti e ai mari, baluardi possenti, diversi e sicuri, dei limiti
della sua terra; per farlo esperto al nuoto e alle scalate, alle
necessità eventuali del sito domani guerriero. Per sciogliergli,
nelle gioiose ed ingenue competizioni sportive, i muscoli e l'apatia,
per ricondurlo alle tradizioni gloriose e dolci della sua gente,
siano espresse dalla polieromia d'un costume, o dall'armonia d'una
canzone, o da un corteo processionale che si snodi, salmodiante,
da un sagrato vigilato da garrule campane, o da un ingenuo ballo
campagnolo sull'aia tersa e pavesata. Per apprendergli e fargli
amare la musica, il canto, il teatro, la pittura, la scultura, la
poesia, tutte le arti delle quali l'Italia ebbe in ogni tempo il
primato e i cui gonfaloni furono dalla sua gente sciolti e fatti
garrire in tutti i cieli del mondo. Per renderlo perfetto nel mestiere
e insegnargli che le vie della conquista si aprono con la fatica
e non con le pretese assurde e le inutili parole. Per assisterlo,
infine, amorosamente, in ogni passo della vita, assicurando a lui
ed alla sua famiglia quel benessere morale ed economico, al quale
la nuova e completa comprensione dei propri doveri dà al
popolo italiano, rinnovato dal Fascismo, realmente e per la prima
volta, diritto. A capo dell'O.N.D. è un Commissario dal quale
dipende un Direttore generale che provvede al raggiungimento degli
scopi dell'Ente, controlla il funzionamento dei servizi tecnici
ed amministrativi e dirige il servizio di vigilanza e di controllo
sugli enti, sulle associazioni è sulle istituzioni dipendenti
dall'Opera, alla cui attività provvedono i diversi servizi,
di organizzazione, di amministrazione, dello sport, dell'escursionismo,
dell'educazione artistica, dell'assistenza, che si estendono in
ogni provincia, dove il Presidente dell'Opera è lo stesso
Segretario Federale coadiuvato per ogni singola attività
da un direttore tecnico. Vengono, poi, i Dopolavori Comunali coi
dipendenti Dopolavori aziendali. L'organizzazione comprende anche
talune grandi categorie di impiegati statali, e così si hanno
il Dopolavoro dei ferrovieri, il Dopolavoro dei postelegrafonici,
il Dopolavoro degli addetti ai monopoli di Stato, i quali raggrup-pano
circa il 90 per cento dei dipendenti di quegli organismi statali.
L'O.N.D. dà un grande impulso all'educazione sportiva, all'educazione
artistica, e in generale ad ogni forma di istruzione e di cultura,
mentre esplica anche compiti di carattere assistenziale e promuove
iniziative economiche, specie nel campo rurale. L'azione dell'O.N.D.
rientra nel quadro dell'educazione politica e sociale del popolo
italiano che il Regime va, per diverse vie, sviluppando. Tra i mezzi
tipici dell'attività dell'O.N.D. nel campo dell'educazione
artistica bisogna ricordare le Filodrammatiche e il Carro di Tespi.
Le Filodrammatiche dopolavoristiche superano il numero di 3000,
e si sviluppano ogni giorno, numericamente, perfezionandosi pure
nella organizzazione. I Carri di Tespi sono in sostanza dei teatri
mobili, che si trasferiscono in zone altrimenti escluse da questo
genere di manifestazione; ne funzionano da alcuni anni tre per la
prosa e uno per la lirica; con loro mezzi ed attori e repertorio
della stessa dignità di quelli che si trovano nei teatri
dei maggiori centri urbani. Ad illustrare l'importanza di quest'istituzione
basti dire che i Carni di Tespi rendono possibile in molte contrade
il primo incontro tra le masse rurali e caratteristiche manifestazioni
dell'arte drammatica e lirica non alterate né rimpicciolite.
Fu istituita per sopperire alla distruzione operata dallo squadrismo
nei confronti del variegato mondo dell'associazionismo ricreativo
che faceva capo alle organizzazioni del movimento operaio. Nell'
aprile 1927 passò sotto il diretto controllo del PNF. Negli
anni Trenta divenne uno dei principali strumenti di organizzazione
del consenso di massa al regime: intervenne capillarmente nel tempo
libero dei lavoratori, favorendo l'accesso agli spettacoli cinematografici
e teatrali e agli sport popolari, patrocinando le prime forme di
turismo di massa, organizzando la partecipazione popolare alle feste
del regime e agli incontri con il "Duce". Favorì
inoltre i servizi sociali delle aziende a favore dei figli dei lavoratori
(asili e colonie estive).
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