ETTORE MUTI

Ettore Muti
Ravenna 1902 - Fregene (RM) 1943
Volontario nella grande guerra, a 15 anni è tra gli arditi del Piave e poi tra i legionari di Fiume. In quei giorni incontra Mussolini, da cui resta folgorato e per il quale conserverà sempre una venerazione. È tra i fondatori delle squadre d'azione nel ravennate. Uomo d'azione, agli ambienti romani della politica preferisce le corse in automobile e le scazzottate contro i rivali. Nel 1924 è nominato console della Milizia fascista. Nel 1927 viene gravemente ferito in un attentato a Ravenna. A 34 anni entra nell'Aeronautica con il grado di tenente e si distingue in Etiopia e in Spagna. Nel 1939 Mussolini lo chiama alla segreteria nazionale del PNF per sostituire Achille Starace. La sua nomina desta stupore perché se gli sono unanimemente riconosciute doti militari e coraggio inesauribile, meno evidenti sono le sue capacità politiche. Infatti non riesce a operare quel rinnovamento del partito auspicato da Galeazzo Ciano, che lo aveva proposto per la carica, e da Mussolini, che lo aveva nominato. Nominalmente rimane segretario del PFN fino all'ottobre del 1940 (verrà sostituito da Adelchi Serena), ma dal 1° giugno rientra nell'Aeronautica per prendere parte attiva alla guerra. Anche dopo il 25 luglio 1943 e l'arresto di Mussolini, Muti continua a manifestare apertamente il suo culto del duce. Arrestato a Fregene la notte del 24 agosto, viene assassinato mentre i carabinieri lo stanno portando in carcere.Porterà il suo nome, durante i 600 giorni di Salò, una delle più famigerate squadre repubblichine.

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