Così
narra la vicenda di una infoibata il "Giornale di Trieste"
in data 14/08/1947: "...gli assassini l'avevano brutalmente
malmenata, spezzandole le braccia prima di scaraventarla viva
nella Foiba. Per tre giorni, dicono i contadini, si sono sentite
le urla della misera che giaceva ferita, in preda al terrore,
sul fondo della grotta..".
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