Recuperate
dal Maresciallo Harzarich dal 16/10/1943 al 25/10/1943 cinquantuno
salme riconosciute. In questa Foiba, sul cui fondo scorre dell'acqua,
gli assassinati dopo essere stati torturati, furono gettati
con una pietra legata con fil di ferro alle mani. Furono poi
lanciate delle bombe a mano nell'interno. Unico superstite,
Giovanni Radeticchio, ha raccontato il fatto.
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