Giovanni Gentile
Castelvetrano
(TP) 1875 - Firenze 1944
Dopo essersi laureato a Pisa, insegna nelle università
di Palermo e di Pisa, prima di approdare a Roma nel 1917. Dal
1903 al 1922, dopo esser passato attraverso l'esperienza delle
discussioni sul marxismo (La filosofia di Marx, 1899), pubblica
con Benedetto Croce il periodico "La Critica". Si distacca
dal filosofo abruzzese nel 1924, a seguito della sua adesione
al fascismo (è tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali
fascisti del 1925). Ministro della Pubblica Istruzione dall'ottobre
1922 al luglio 1924, porta a termine la riforma scolastica che
da lui prende il nome. Nel 1925 è presidente di due commissioni
per la riforma costituzionale, contribuendo a porre le basi dello
Stato corporativo fascista. È sostituto del presidente
del Consiglio supremo della pubblica istruzione (1926-28) e membro
del Gran Consiglio del fascismo (1925-29). Dal 1925 inizia a progettare
l'Enciclopedia Italiana (la prima edizione è completata
nel 1936), che pubblica sino al 1943. Dopo la caduta di Mussolini,
sostiene la RSI ed è eletto presidente dell'Accademia d'Italia.
Muore a Firenze, ucciso da partigiani comunisti, il 25 aprile
1944.
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