L'
assasinio del Duce Benito Mussolini è sempre stata coperta
da un alone di mistero, come la fine di tutti i grandi uomini
del resto... Riguardo al suo o ai suoi presunti carnefici ci sono
state testimonianze differenti, sia per quanto riguardava la loro
identità e il luogo del omicidio sia per quanto riguardava
il "modus operandi" degli assassini. Sui libri di scuola
la notizia della morte di Mussolini è riportata pressappoco
così: "il 28 aprile del '45, il Duce veniva giustiziato
a Milano nel Piazzale Loreto insieme alla Petacci e ad altri gerarchi
del regime". Tutti i libri di storia sul fascismo, danno
un rilievo minimo ai metodi con cui Mussolini fu ucciso. E nessuno
si sognerebbe mai di dire che quei libri sono lacunosi. Proprio
perché sono libri di storia, e non di cronaca, su quei
testi e gli autori non si pongono assolutamente il problema di
"chi" abbia materialmente eliminato Mussolini. Più
o meno tutti i libri di storia riportano questo: "il Duce
fu giustiziato dal popolo italiano, dalla resistenza". Non
importava se ad assassinarlo furono balordi o partigiani, soldati
o patrioti, non importava se decisero di ucciderlo nonostante
gli alleati angloamericani volevano che fosse consegnato vivo.
Non importava se davanti al plotone di esecuzione finì
misteriosamente anche Claretta Petacci, nei cui confronti non
fu mai pronunciata alcuna condanna o sentenza di morte da parte
del CLN. Non importava nulla di tutto questo, l'unica cosa importante
era uccidere il dittatore a tutti i costi e in "tutti i modi".
Mussolini, negli anni della sua latitanza, aveva più volte
confessato a sua moglie, Donna Rachele, che se un giorno fosse
stato catturato dai partigiani, sicuramente lo avrebbero ucciso,
senza mai processarlo. Questo perché sapeva che se lo avessero
processato c'era la possibilità che da accusato potesse
diventare pubblico accusatore. Alla moglie disse anche di non
fidarsi degli italiani e che se un giorno si fosse trovata in
difficoltà poteva chiedere aiuto agli alleati americani,
perché sarebbero stati sicuramente più clementi.
Tutti gli uomini politici dell'epoca, appartenenti a partiti diversi,
hanno dimostrato di aver accolto di buon grado la "versione
tradizionale" sull'uccisione di Mussolini, quella cioè
pubblicata sui libri di storia. Il punto da chiarire allora resta
un altro: "il perché della decisione, presa a tavolino
dai capi partigiani, nella notte tra il 27 e il 28 aprile 1945,
il perché della decisione di Condanna a Morte".
Fabio Galante
|