Il
centro propulsore, l'esercito mobilitato del Fascismo è rappresentato
dal Partito Nazionale Fascista; l'articolo I del suo Statuto lo
definisce una milizia civile, agli ordini del Duce, al servizio
dello Stato fascista. La natura di questa rapida rassegna non consente
che del Partito si faccia qui la storia e se ne illustrino particolarmente
le funzioni. Diremo soltanto, e brevemente, della sua struttura
e dei suoi compiti fondamentali. Alla periferia operano i Fasci
di Combattimento, i quali possono organizzare dei Gruppi rionali,
che a loro volta possono essere suddivisi in Nuclei, corrispondenti
a determinati raggruppamenti di vie, a singole vie o anche a parte
di esse; in ciascuna provincia i Fasci di Combattimento si raggruppano
in Federazioni le quali fanno capo alla Direzione nazionale. In
ogni Fascio di Combattimento sono istituiti un Fascio Giovanile
di Combattimento che inquadra i fascisti tra i 18 e i 21 anni e
un Fascio Femminile con un Gruppo di Giovani Fasciste. Presso le
Federazioni sono istituite le Associazioni provinciali della Scuola,
del Pubblico Impiego, dei Ferrovieri, dei Postelegrafonici, degli
Addetti alle Aziende Industriali dello Stato; la Sezione Medici
Condotti e il Gruppo Universitario Fascista (GUF). Ciascuna di queste
associazioni fa capo a un organo centrale presso la Direzione del
Partito. Al Partito sono collegati, attraverso il Segretario e i
Segretari Federali, l'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia
(UNUCI), il Comitato Olimpionico Nazionale Italiano (CONI), l'Opera
Nazionale Dopolavoro (OND), gli Uffici di Collocamento, gli Enti
Opere Assistenziali (EOA). Una posizione speciale occupano i Comitati
Intersindacali operanti nell'ambito delle Federazioni e tutti collegati
alla Direzione del Partito. Il più alto gerarca del Partito
è il Segretario del Partito. Seguono i Vice Segretari (due),
il Segretario Amministrativo, i componenti il Direttorio Nazionale.
Vi sono inoltre i gerarchi e gli organi provinciali e comunali.
L'ingresso al Partito può avvenire solo attraverso le organizzazioni
giovanili. La leva fascista consiste nel passaggio dei Balilla nelle
file degli Avanguardisti, e degli Avanguardisti nelle file dei Giovani
Fascisti, nonché nel passaggio di questi ultimi al P.N.F.
e alla M.V.S.N. La funzione del Partito è fondamentalmente
indispensabile per la vitalità del Regime. Il Partito è
stato e continua ad essere lo strumento della Rivoluzione ed oggi
che la Rivoluzione è nello Stato il Partito è anche
nello Stato. Con la sua opera capillare preannunzia tuttavia e preforma
in un certo senso lo Stato; lo prepara e, insieme, l'anticipa. Oggi
che la Rivoluzione s'identifica con la Corporazione il Partito è,
appunto, il più efficace strumento di realizzazione dell'ordine
corporativo. Ricordiamo che il Partito è rappresentato nei
Consigli delle Corporazioni recentemente istituiti e che i vice
presidenti sono scelti tra i rappresentanti del Partito. Al Partito
aderiscono infine le associazioni sotto elencate che hanno carattere
politico e per funzioni svolte dai propri aderenti non possono rientrare
nel quadro sindacale-corporativo. Tali associazioni irradiano, nei
diversi settori da cui promanano, il pensiero, la fede e la disciplina
del Partito; e disciplinate dal Partito stesso danno un efficacissimo
contributo di esperienza e di fervore all'amministrazione dello
Stato. Le forze del Partito e delle Associazioni da esso direttamente
dipendenti erano alla data del 28 Ottobre 1934-XII.
L'ORDINAMENTO NAZIONALE DEL P.N.F.
Il Partito Nazionale Fascista è costituito, su base nazionale,
da due organi centrali:
Il Direttorio Nazionale e il Consiglio Nazionale del P.N.F.
Il Direttorio Nazionale
Presieduto dal Segretario del Partito e costituito da tre vice Segretari,
da un Segretario Amministrativo
e da otto componenti, nominati e revocati dal Duce, su proposta
del Segretario del P.N.F.
Il Consiglio Nazionale
Presieduto dal Segretario del Partito, è costituito dal Direttorio
Nazionale,
dagli Ispettori del P.N.F. dai Segretari federali.
L'ordinamento sul territorio del P.N.F.
Il Partito Nazionale Fascista è costituito dai Fasci di combattimento
i quali sono inquadrati
in Federazioni di Fasci di combattimento nelle provincie del Regno,
nei Governi dell'Impero,
nelle provincie della Libia e nel possedimento delle Isole Egee.
A capo di ciascuna Federazione
dei Fasci di combattimento è un Segretario federale.
Federazioni del P.N.F.
Il Segretario Federale, nominato direttamente dal Duce su proposta
del Segretario del P.N.F. attua le direttive ed eseguisce gli ordini
del Segretario del P.N.F. , promuove e controlla l'attività
dei Fasci di combattimento e delle Associazioni dipendenti dal Partito,
controlla le organizzazioni del Regime e il conferimento ai Fascisti
delle cariche e degli incarichi nell'ambito della provincia. Mantiene
inoltre i collegamenti con gli organi periferici dello Stato e con
i rappresentanti provinciali degli Enti pubblici, è Comandante
federale della G.I.L., Segretario del Fascio di combattimento del
capoluogo, Presidente del Dopolavoro provinciale e del Comitato
provinciale dell'Ente radio rurale; fa parte del Comitato di presidenza
del Consiglio provinciale delle Corporazioni e del Comitato dell'Opera
universitaria nelle città sedi di università. Convoca
e presiede il Direttorio federale, i rapporti dei gerarchi della
provincia, dei Fascisti e degli iscritti alle Associazioni dipendenti
dal P.N.F. nella provincia, dirige i corsi di preparazione politica
per i giovani, propone al Segretario del P.N.F. la nomina e la revoca
dei componenti il Direttorio federale fra i quali designa il vice
Segretario federale e il Segretario federale amministrativo, dei
gerarchi provinciali delle organizzazioni del P.N.F. e delle Associazioni
dipendenti. Nomina e revoca gli Ispettori federali, i Segretari
politici dei Fasci di combattimento della provincia e i componenti
dei relativi direttori, i Fiduciari dei Gruppi rionali fascisti
e i componenti delle relative Consulte, i Capi settore e i Capi
nucleo, ha facoltà di sciogliere i Direttori e le Consulte
e di procedere alla nomina di commissari incaricati di reggere in
via temporanea i Fasci di combattimento e i Gruppi rionali fascisti,
promuove e regola l'attività sportiva delle organizzazioni
competenti in relazione alle direttive segnate dal C.O.N.I., rappresenta
il P.N.F. nella provincia a tutti gli effetti e sono perciò
a lui subordinati i gerarchi provinciali delle Associazioni e degli
Enti che dal Partito dipendono. In ogni Federazione dei Fasci di
combattimento è costituito il Direttorio della Federazione,
che esegue funzioni consultive ed esecutive sulle direttive del
Segretario federale.
Componenti il Direttorio Federale sono:
Il vice Segretario federale,
il Segretario federale amministrativo,
Il Segretario del Gruppo dei Fascisti universitari,
Il vice Comandante federale della G.I.L. per i Giovani Fascisti,
Il vice Comandante federale della G.I.L. per gli Avanguardisti e
i Balilla.
Il Fascio di combattimento
Il Fascio di combattimento è retto dal Segretario politico,
assistito da un direttorio.
Il Segretario politico del Fascio di combattimento attua le direttive
ed esegue gli ordini del Segretario federale, promuove e controlla
l'attività delle Associazioni del Partito e del regime e
il conferimento ai Fascisti di cariche ed incarichi nell'ambito
del proprio territorio, mantiene il collegamento con gli organi
statali e con gli Enti pubblici locali, propone al Segretario federale
la nomina e la revoca dei componenti il Direttorio del Fascio di
combattimento fra i quali designa il vice Segretario e il Segretario
amministrativo, dei Fiduciari dei Gruppi rionali fascisti, dei componenti
le relative Consulte, dei Capi settore e dei Capi nucleo, convoca
e presiede il Direttorio del Fascio di combattimento e i rapporti
dei Fascisti, propone al Segretario federale l'istituzione dei Gruppi
rionali fascisti e ha facoltà di costituire e sciogliere
settori e nuclei, designa i suoi rappresentanti presso il Comitato
dell'Ente comunale di assistenza.
Il Direttorio del Fascio di combattimento
è costituito da:
Il vice Segretario politico,
Il Segretario amministrativo,
sei componenti tra i quali :
il vice comandante locale della G.I.L. (ove sia nominato),
I Comandanti dei Giovani Fascisti e degli Avanguardisti e Balilla,
Il Direttorio del Fascio di combattimento dei capoluoghi di provincia
è costituito da un vice Segretario politico e da sette componenti.
I Gruppi rionali Fascisti
I Gruppi rionali fascisti sono sezioni del Fascio di combattimento
nei centri con popolazione
numerosa. ll Gruppo rionale fascista è retto dal Fiduciario,
alla dipendenza del Segretario del Fascio di combattimento. Il Fiduciario
del Gruppo rionale fascista è assistito da una Consulta di
cinque componenti. Il Fiduciario del Gruppo rionale fascista attua
le direttive ed esegue gli ordini del Segretario del Fascio di combttimento
al quale Segretario designa un vice Fiduciario e un consultore amministrativo,
scelti fra i componenti la Consulta del Gruppo. La Consulta del
Gruppo è costituita dal vice Fiduciario, dal consultore amministrativo
e da quattro componenti, essa esercita funzioni consultive ed esecutive
sulle direttive del Fiduciario. Il Gruppo rionale fascista è
diviso in settori, i settori in nuclei.
IL SEGRETARIO FEDERALE
storia della figura politica e nominativi di tutti i
"Federali" delle Provincie d'Italia.
DISTINTIVI DI GRADO
Il P.N.F. ha adottato tre regolamenti per identificare le cariche
dei gerarchi in seno al Partito.
ORDINAMENTO
1931-1934
Distintivi
di grado portati nel centro della manopola della giubba, costituiti
da stellette ricamate in oro o in argento a seconda della carica
investita nel Partito.
ORDINAMENTO 1934-1938
Distintivo
di grado a forma di scudetto da portarsi al petto, a sinistra,
sopra gli eventuali nastrini delle decorazioni e sul lato sinistro
del fez.
ORDINAMENTO 1938-1943
Dal
1938 i distintivi di grado vengono identificati oltre che dallo
scudetto
anche dall'aquila del berretto, dal cordone/soggolo e dalle controspalline.
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