Rodolfo
Graziani
Maresciallo d'Italia
Filettino (FR) 1882 - Roma 1955
Nato a Filettino (Fr) nel 1882. Dopo aver combattuto negli eserciti
coloniali di Eritrea e di Libia, è capitano e poi maggiore
nella prima guerra mondiale. Dopo la guerra viene inviato in Libia,
dove porta a termine, con feroce energia, la riconquista della
Tripolitania (1924) e della Cirenaica (1928-1930), di cui diviene
governatore. Generale di corpo d'armata nel 1932, è nominato
governatore della Somalia (marzo 1935) e durante la guerra d'Etiopia
guida le operazioni sul fronte sud. Dopo aver ricevuto il titolo
di maresciallo d'Italia, nel giugno 1936 succede a Badoglio come
viceré d'Etiopia. Con questa carica ordina durissime repressioni
in tutto il territorio dell'Impero, sinché, dopo l'attentato
del 7 febbraio 1937, torna in Italia e ottiene il titolo di marchese
di Neghelli (1938). Nel 1940 è capo di Stato maggiore dell'esercito
e comanda le forze armate dell'Africa settentrionale. Dopo la
sconfitta (inverno 1940-41) viene esonerato dall'incarico. Rientra
nella vita militare e politica dopo l'8 settembre 1943, quando
si schiera con la RSI diventando ministro della Difesa e comandante
del nuovo esercito repubblicano. Come comandante guida l'armata
italo-tedesca che combatte contro gli angloamericani in Garfagnana
(agosto 1944). Consegnatosi agli alleati il 1° maggio 1945,
viene condannato a 19 anni di carcere come criminale di guerra.
Liberato il 3 marzo 1950, si ritira a vita privata. Nel 1954 presta
a vario titolo il proprio nome al MSI che ne sfrutta il passato
militare. Muore a Roma l'anno successivo.
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