La
nazione come Stato è una realtà etica che esiste e vive
in quanto si sviluppa. Il suo arresto è la sua morte. Perciò
lo Stato non solo è autorità che governa e dà
forma di legge e valore di vita spirituale alle volontà individuali,
ma è anche potenza che fa valere la sua volontà all'esterno,
facendola riconoscere e rispettare, ossia dimostrandone col fatto
l'universalità in tutte le determinazioni necessarie del suo
svolgimento.(21) È perciò
organizzazione ed espansione, almeno virtuale. Così può
adeguarsi alla natura dell'umana volontà, che nel suo sviluppo
non conosce barriere, e che si realizza provando la propria infinità.(22) |
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(21)
Io
credo che i popoli.., se vogliono vivere, debbono sviluppare una certa
volontà di potenza; altrimenti vegetano e vivacchiano e saranno
preda di un popolo più forte che questa volontà di potenza
ha maggiormente sviluppata.
(22) E' il Fascismo che ha rifoggiato
il carattere degli italiani, scrostando dalle nostre anime ogni scoria
impura, temprandolo a lutti i sacrifici, dando al volto italiano il
suo vero aspetto di forza e di bellezza. Non è fuor di luogo
illustrare il carattere intrinseco, la significazione profonda della
Leva fascista. Non si tratta soltanto di una cerimonia, ma di un momento
importantissimo di quel sistema di educazione e preparazione totalitaria
e integrale dell'uomo italiano che la Rivoluzione fascista considera
come uno di compiti fondamentali e pregiudiziali dello Stato, anzi
il fondamentale. Qualora lo Stato non lo assolva o accetti comunque
di discuterne, esso mette in gioco puramente e semplicemente il suo
diritto di esistere.
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