Elenco
delle Vittime Infoibate
Ecco un elenco degli italiani infoibati dai titini nei giorni
immediatamente successivi all'8 settembre. Accanto ad ogni
nome è specificato il lavoro svolto dall'ucciso: come
si può notare, gli slavi si accanirono soprattutto
contro i ceti dirigenti e la media borghesia. L'elenco è
tratto dalla documentazione ufficiale pubblicata a guerra
finita su "Difesa Adriatica", organo dei profughi
dalmati e giuliani. Ricordiamo che negli anni '60 il sindaco
di Trieste, Gianni Bartoli, basandosi sui dati dell'ufficio
anagrafico, stilò un elenco di 4.122 scomparsi. Secondo
il professor Spazzali il numero degli infoibati dovrebbe essere
attorno ai 4.500/5000. Per il tenente colonnello inglese De
Gaston, capo del Patriots Office (testimonianza riportata
da Paolo Caccia Dominioni in "Alpino alla Macchia")
"I soli infoibati furono circa 9.800, di cui oltre 4000
civili, donne e bambini compresi."
ABISSO
DI SEMEZ
Nel novembre del 1943 furono accertati 12 cadaveri alla cui
rimozione non si poté procedere. Questi sventurati
erano stati uccisi tra il 6 e l'8 ottobre 1943. In una successiva
esplorazione, il 7 maggio 1944, fu accertata la presenza di
circa 80-100 altre vittime irriconoscibili. Consta che nel
1945 altri italiani furono gettati entro la voragine di Semez.
I primi scoperti si presume fossero cittadini di Rovigno,
Parenzo, Torre e Abrega.
ALBONA
Martini
Romeo (negoziante), Monti Cesare (telefonista), Zustovi Antonio
(impiegato), Millevol Pietro (avvocato), Bernardis Luciano
(impiegato), Teodoro Pasquale (impiegato), Paniero Cesare
(geometra), Macrì Michelangelo (impiegato), Donnoli
Eugenio (impiegato), Bidoli Bruno (ingegnere), Antoni Carlo
(impiegato), Carboni Elvino (barbiere), De Gregori Alfonso
(meccanico), Biacci Giacomo (impiegato), Sirotti Giuseppe
(muratore), Carboni Alda (impiegata).
PARENZO
Baraia Angelo (colonnello), Barbo Giuseppe (farmacista), Benci
Marco (barbiere), Bernardon Fortunato (commerciante), Biagini
Giacomo (bancario), Bon Luigi (fattorino), Bronzini Vittorio
(invalido), Calegari dott. Virginio (possidente), Castro Francesco
(farmacista), Ghersi Giusto (impiegato), Ghersi Mario (panettiere),
Chiarandini Giuseppe (commerciante), Cleva Giovanni (impiegato),
Cragno Leone (maestro), Dapetto Giorgio (commerciante), Decaneva
Giovanni Battista (milite forestale), Decastello Gaetano (tecnico
agr.), Dellapicca Giovanna (bidella), Depase Domenico (pescatore),
Domeniconi Vincenzo (bidello), Draghicchio Silvio (impiegato),
Farinati Antonio (maresc. finanza), Galli Bene detto (falegname),
Greco Carlo (impiegato), Gucli Giovanni (maestro), Machin
Giusto (commerciante), De Manzolini Armando (impiegato), Mazzoni
Teopoldo (carabiniere), Mengaziol Michele (guard.), Paoletti
Antonio (commerciante), Peoletti Teresa Dellapicca (moglie
prec.), Petracchi Torquato (maresc. carabinieri), Poli Luigi
(impiegato), Privileggi Carlo Albeno (costruttore navale),
Rocco Manlio (commerc.), Rodella Giovanni (pensionato), Signorini
Vittorio (impiegato), Sivotti Adelchi (impiegato), Tami Nicolò
(commerciante), De Vergottini Antonio (possidente), Bernardon
Mario (commerciante).
CHERSO
Antonini Emilio (pensionato), Zadro Ottone (impiegato), Bajci
Antonio (macellaio), Bravuzzo Giuseppe (impiegato).
ARSIA
Montante Giuseppe (impiegato), Ghersi Mario (impiegato), Belli
Amedeo (cameriere), Sansotta Domenico (impiegato), Bulian
Giacinto (impiegato), Ranni Giuseppe (carpentiere), Macrì
Francesco (meccanico), Mura Pietro (impiegato), Monfalcone
Valerio (impiegato), De Camelli Graziano (impiegato), Corte
Guglielmo (calzolaio), Cernecca Gaetano (impiegato), Codan
Bruno (impiegato), Crasci Sebastiano (guardia giur.), Guardiani
Pilade (impiegato), Grattoni Guido (impiegato), Piras Emanuele
(minatore) Porzio Fortunato (impiegato), Picchiani Alberto
(impiegato), Pacello Paolo (impiegato), Fabretto Enrico (fabbro),
Lautieri Francesco (impiegato), Longevi Davide (muratore),
Bianchi Luigi (fabbro), Biasi Toccacelli Enrico (impiegato),
Braico Giovanni (minatore). Tantin Antonio (impiegato), Rossi
Enrico (operaio), Lucci Mario (minatore), D'Ambrosio Antonio
(minatore), Marchetti Gino (operaio).
SAN VINCENTI
Bergamo Vincenzo (operaio), Volpi Edmondo (operaio), Volpi
Renato (impiegato), Verzini Giovanni (pittore), Sergi Antonio
(operaio),Monti Antonio (possidente) , Marcolini Antonio (agricoltore),
Di Presco Dante (agricoltore),Crosilio Armidio (agricoltore),
Bencini Maria (casalinga), Comin Rodolfo (impiegato), Crosilla
Giuseppe, Mazzoni Martino (agricoltore), Moscardin Giovanna
(levatrice).
DIGNANO
Radolli Giuseppe (macellaio), Verzini Renato (studente), Basilisco
Pietro (ingegnere), Bedrina Giuseppe (agricoltore), Bonassin
Lorenzo (ferroviere), Chiali Martino (commerciante), Crulci
Ernesto (agricoltore), Gonan Severino (carbonaio), De Prato
Giovanni (oste), Del Bianco Guido (scalpellino), Marchesi
Alberto (ingegnere), Toffoli Pietro (impiegato), Tomillo Matteo
(guardia giur.), Colli Filippo (agricoltore), Bertasi Martino
(impiegato).
ORSERA
Suffi Domenico (messo comunale), Sbisà Giovanni (operaio),
Apollonio Giorgio (possidente agricolo), Modelin Giorgio (agricoltore)
Aquilante Mario (operaio), Sbrizzai Antonio (oste), Depas
Carlo (agricoltore), Grammaticopulo Franco (commerciante).
TORRE DI PARENZO
Baroni Giuseppe (fabbro), Barone Romeo (meccanico), Beltramini
Ermanno (industriale), De Chiele Renato (commerciante), Petrera
Vito (vigile forestale), Radovini Antonio (agricoltore), Radovini
Giorgio
(commerciante) Dandri Antonio (commerciante), Sandri Giulio
(impiegato), Velloni Marco (agricoltore).
CANFANARO
Procraiaz Vittorio (agricoltore), Cescutti Celestino (negozante),
Roman Bruno (ingegnere), Banco Basilio, Stefani Vincenzo (commerciante),
Ferlin Antonio (cantoniere), Nagliaretto Vittorio (agricoltore).
ROZZO
Lanco Oliviero (agricoltore), Salvi Attilio (impiegato), Ghersini
Carlo (agricoltore), Barnobi Ernest
(studente),
Buri Rodolfo (capo stazione), Greblo Giuseppe (casell. ferr.),
Bernobich Libero (agricoltore).
GIMINO
Silvis Giovanni (impiegato), Filiacci Italo (negoziante),
Smaila Corrado (agricoltore), Milli Gregorio (sarto), Pagliaga
Giovanni (impiegato), Caia Sebastiana (insegnante), Cernecca
Giuseppe (impiegato), Rovis Giuseppe (stradino) Rovis Ernesto
(fabbro), Gelleni Tommaso (commerciante).
VILLANOVA DI PARENZO
Barbo Antonio (agricolt.), Barbo Candido(cantoniere), Braico
Mario (vice brig. finanza), Destabis Vittorio (agricoltore),
Paoli Giacomo (fabbro), Paoli Giuseppe (fabbro), Momi Antonio
(operaio), Valenti Maria (casalinga).
VISINADA
Cossetto Norma (laureanda), Cossetto Giuseppe (possidente),
Cossetto Eugenio (impiegato), Corlevi Stefano (stradino),
Valenta Pietro (agricoltore), Tata Angelo (guardiaboschi),
Bernobini Anselmo (agricoltore), Ferrarini Antonio (agricoltore),
Petronio Giuseppe (cantoniere) Galente Pietro (agricoltore).
PISINO
Sidari Giovanni (manovale FF.SS.), Sidari Stanislao, Gherbetti
Lino (impiegato), Valli Marco (impieg. com.), Bennassi Giovanni
(meccanico), Catelli Ferdinando (comm. giud.), Gasparini Giovanni
(cameriere), Gasparini Umberto (impieg. com.), Geroni Luigi
(messo com.), Amato Salvatore (carabiniere), Brenco Ettore
(marittimo), Corazzato Ernesto (autista), Leona Dario (studente),
Massini Benedetto (oste), Piutti Edvige (levatrice), De Piera
Bruno (commerciante), Ghersetti Egidio (ramaio), Bacchia Riccardo
(possidente), Bonicelli Teresita (professoressa), Ghersetti
Marcello, Olmeda Antonio (capo guardia com.), Parisi Giuseppe
(proc. imposte), Zappetti Rodolfo (capo cantoniere), Zappetti
Riccardo (falegname), Neffat Marco (capo guardia com.).
S. LORENZO DEL PASENATICO
Rocco Isacco (oste), Boni Francesco (fabbro), Montorusi Giovanni
(falegname), Mattossivich Libero (impiegato).
ROVIGNO
Persico Pasquale (milite), Abbi Giorgio (vigile urbano), Bruno
Domenico (carabiniere), Rocco Angelo (benestante), Tromba
Giuseppe (pittore), Silvino Giuseppe (portalettere), Sponza
Simone (oper.), Aspromonte Francesco (oper.), Bembo Tommaso
(possidente), Rocco Romolo (impiegato), Rocco Antonio (oper.),
Quarantotto Leonardo (vigile urbano), Maltese Salvatore (oper.),
Miculian Giovanni (oper.), Maressi Andrea (guardia notturna),
Paliaga Gregorio (oper.), De Angelini Cristoforo (oper.),
De Martini Vittorio (oper.), Budieni Nicolò, Meiach
Maria Cressnia (casalinga), Legotte Giovanni (agricoltore),
Zaccaria Marianna (casalinga), Pagliaca Domenico (operaio),
Bembo (medico).
BARBANA
Martini Giovanni (oper.), Maggio Biagio (carabiniere), Paradiso
Venturino (barbiere), Bilnich Antonio (telefonista), Crismann
Italo (impiegato).
MONTE DI CAPODISTRIA
Grison Michele (agricoltore), Brez Nicolò (calzolaio).
FIANONA
Pavincich Matteo, Gobbo Giuseppe e Quagliano Pietro (messi
comunali).
VALLE D'ISTRIA
Mitton Antonio (agricoltore), Mitton Erminio (agricoltore),
Dobbiani Antonio (cantoniere), Bernè Francesco (agricoltore).
MARESEGO
Sabadin Stefano (messo com.), Coslovich Giuseppe (agric.),
Dobrigna Ernesto (stradino), Jurnicich Giovanni (agricoltore),
Jurnicich Nazario (agricoltore), Boero Rodolfo (brigadiere
carabinieri).
POLA
Del Mestre Mario (operaio), Vogliacco Pietro (autista), Garbin
Giovanni (manovale), Pravi Giovanni (agricoltore), Cernobori
Giorgio (amministratore), Stossi Bruno (elettricista), Patelli
Umberto (impiegato), Clari Giorgio (manovale), Montello Nicola
(impiegato), Collani Giovanni (contabile), Sorrentino Vincenzo
(studente), Opassi Francesco (impiegato), Ardossi Giacomo
(agricoltore), Lazzari Luca (marittimo), Lazzari Aldo (studente),
Barbole Antonio (impieg.), Crevatin Giovanni (pensionato),
Armandi Nicolò (impiegato), Ricchiuti Caterina (casalinga),
Manco Rocco (impieg.), De Toffi Pietro (guardiano), Pederzoli
Virgilio (milite), Cernigo Andrea (autista), Santin Alfredo
(studente, 15 anni), Scoppa Guglielmo (app. carabinieri),
Tofful Umberto (impiegato), Pollan Nerone (sottuff.).
ABREGA
Codan Rodolfo (commerciante), Codan Michele (agricoltore),
Belletti Antonio (cavatore).
GALLESANO
Colli Giovanni (bracc.), Simonelli Gregorio (guardiaboschi),
don Angelo Tarticchio (sacerdote).
MONTONA
Passero Matteo (agricoltore) Clana Beniamino (agricoltore),
Berni Giovanni (commerciante).
PEDENA
Marzini Attilio (agricoltore), Marzini Ettore (agricoltore),
Monti Camillo (battirame).
VERTENEGLIO
Turina Marco (agricoltore).
LANISCHIE
Saina Giuseppe (agricoltore), Girardelli (maestro), Cerna
Giovanni (agricoltore).
DRAGUCCIO
Bornich Lino (meccanico), Biasi Pietro (imp. comunale).
PINGUENTE
Mattini Francesco (guard.), Stefanini Ippolito (agricoltore),
Cernecca Angelo (agricoltore), Agapito Luigi (agricoltore),
Burdin Antonio (pensionato), Grassich Vincenzo (agricoltore).
LINDRO
Bossi Francesco (messo comunale).
ISOLA
Stolfa Ettore (impiegato).
BUIE
Pitacco Luigi (impiegato).
PIRANO
Marano Vincenzo (minatore), Bottazzi Gilseno (impiegato).
Ecco altri particolari sui massacri perpetrati dagli slavi
nel settembre 1943 ed ecco un elenco di Foibe. Uno dei capi
partigiani, Antonio Del Bianco, difende le sue origini italiane
coi compagni: è ucciso e gettato nella Foiba di Tegli.
Il comunista Nicolò Carmignani, sempre perché
italiano, è ammazzato dai compagni slavi e finisce
nella Foiba di Orecchi. L'agricoltore Giuseppe Ghersetti di
Pisino, ucciso, non aveva mai voluto essere fascista. Un altro
agricoltore di Pisino, Francesco Zelesco, non fascista, è
finito a revolverate; alla moglie Baf Stefania tirarono due
colpi di rivoltella e, stramazzata che fu, le orinarono sul
viso. E continuiamo: antifascista era l'oste di Dignano, Pietro
Gormi, trucidato. Non era iscritta al partito la levatrice
Maria Nappi di Baroli (Albona), finita nella Foiba di Vines.
Mai fascista era stato il minatore Giovanni Radioni, anche
lui trucidato. Fascisti o non fascisti, gli slavi trucidavano
italiani. E per uccidere l'Italia.
FOIBA DI CARNIZZA
Il 18 dicembre 1943 furono estratte le salme di Virgilio Pederzoli
e di Alfredo Santin di Pola; una terza salma non fu riconosciuta.
FOIBA DI CREGLI
Il 16 dicembre 1943 furono estratte otto salme di cui sei
riconosciute: Giorgio Cernaboni, Antonio Bartole, Pietro Toffoni
da Dignano, Valerio Monfalcon da Parenzo, Lino Chittarovich
e Giovanni Collanovich da Pola, uccisi nel settembre del 1943.
Profondità della foiba: m. 196.
FOIBA DI GALLIGNANA
Il 3 e l'8 novembre 1943 furono estratte
44 salme di cui 23 riconosciute il 3 novembre e di queste,
uccise il 19 settembre 1943, si conoscono i seguenti nomi
: Berliaffa Maria da Pisino, Rodolfo Comin, Armido Crosilla,
Dante Di Prisco, Antonio Monti, Antonio Sergi e Renato Verzini
da San Vincenti, don Angelo Tarticchio da Gallesano, avv.
Pietro Millevoi da Albona e Lino Gherbetti da Pisino.
FOIBA Dl VILLA SURANI
Nei giorni 11 e 12 dicembre 1943 furono estratte 36 salme
di persone infoibate il 5 ottobre 1943; di queste sono noti
venti nomi: Giorgio Apollonio da Orsera, Mario Braico, Antonio
e Candido Barbo, Vittorio De Stallis, Giacomo e Giuseppe Paoli,
Valenti Maria da Villanova di Parenzo, Virginio Calegari,
Giorgio Dapretto, Giovanbattista De Caneva, Giovanni Gueli,
Torquato Petracchi e Domenico Vincenzo da Parenzo, Eugenio
e Norma Cossetto, Antonio Ferrarini e Ada Riosa ved. Mecchis
in Sciortino da S. Domenica di Visinada, Antonio Possa da
Draguccio e Umberto Zotter da Montona. In questa Foiba furono
uccisi, verso la metà del 1944, Giovanni e Simone Paliuch
da Montreo di Montona. Profondità della foiba: metri
135.
FOIBA DI IADRUCHI
Parzialmente esplorata, numero imprecisato e imprecisabile
di vittime.
FOIBA DI LINDARO
Il 4 novembre 1943 furono estratte 31 salme appartenenti a
cittadini di Pisino, SanVincenti, Rovigno e Gimino; il riconoscimento
dei resti fu impossibile; si ritiene che l'eccidio risalga
al 19 settembre 1943.
FOIBA DI PUCICCHI
Il 30 novembre 1943 furono estratte 15 salme non riconosciute.
Profondità della foiba: 146 metri.
FOIBA DI SAINI
Parzialmente esplorata; numero imprecisabile di vittime.
FOIBA DI VILLA CHECCHI
Profonda 150 metri. Nel settembre-ottobre del 1943 vi furono
infoibati numerosi soldati italiani. Non fu possibile alcun
sopralluogo, in quanto gli slavi subito dopo fecero franare
l'orifizio della voragine.
FOIBA DI TERLI
Il 4 novembre 1943 furono estratte 24 salme, di cui 22 riconosciute,
di persone uccise il 5 ottobre 1943: Giuseppe Bedrina, Pietro
Basilisco, Antonio e Guido Del Bianco da Carnizza, Giacomo
Artossi, Gregorio Clari; ed ancora Amalia e Francesco Lorenzin,
Vogliacco Pietro e Giuseppe Zuccon da Medolino, Martino Chiali,
Pietro Gonan, Giovanni Del Prato, Giuseppe Radolli e Matteo
Tomillo da Marzana, Ferruccio Bertoli da Padova, Albina, Caterina
e Fosca Radecca da Lavarigo, Giovanni Garbin da Visignano
e Giovanni Pravi da Altura.
FOIBA DI TREGHELIZZA
Il 16 novembre 1943 furono estratte le salme di Giuseppe Cossetto
e Mario Bellini da Santa Domenica di Visinada.
FOIBA DI VINES
Profonda 146 metri. Tra il 6 e il 26 ottobre 1943 furono estratte
84 salme di militari e civili, di cui si conoscono soltanto
i seguenti nomi: Mario Benci, Rodolfo e Bruno Codan, Liberato
Matassovi da Abrega, Giacomo Biagini, Luigi Bon, Umberto e
Vittorio Bronzin, Fortunato Bernardon, Mario e Giusto Chersi,
Giuseppe Chiarandini, Giovanni Cleva, Giovanna Della Picca,
Domenico Depase, Nicolò De Vergottini, Pietro Draghicchio,
Antonio Farinati, Giusto Machin, Michele Mengaziol, Antonio
e Teresa Paoletti, Carlo Privileggi, Umberto e Manuo Rocco,
Vittorio Signorini da Parenzo, Elio Bulian, Maria Cnappi e
Romeo Martini da Santa Domenica di Albona, Francesco Bani
e Giovanni Mantonesi da San Lorenzo del Pasenatico. Ed ancora:
Gaetano Cernecca, Guglielmo Conte, Ruggero Donnoli, Graziano
De Comelli, Mario Ghersi, Giuseppe e Michelangelo Macri, Cesare
Monti, Pietro Mura, Niccolò Monti, Pietro Mura, Niccolò
Montella, Giuseppe Montante, Alberto Picchioni, Isacco Rocco,
Giovanni Rodella, Domenico Soffi, Bruno Vincenzo Marano, Francesco
Opassi, Nicolò Tami, Antonio Tantin, Enrico Toccaceli
e Marco Valli: cittadini di Pisino, di Arsia, di Orsera, di
Albona, di SanVincenti, uccisi nella notte del 3 ottobre 1943.
FOIBA DI RASPO
Sia nel 1943 che nel 1945 gli slavi gettarono in questa foiba
numerosi prigionieri civili e militari.
FOIBA DI OBROVO
Anche
in questa voragine tini un numero imprecisato di vittime,
sia nel 1943 che nel 1945.
GETTATI A MARE
Il giornale "Difesa Adriatica", ricordando che anche
il mare aveva accolto le sue vittime, raccontava quanto avvenuto
a Santa Marina di Albona. Nella notte del 5 ottobre 1943 gli
slavi affogarono, su quelle rive, 19 italiani di cui due ci
sono sconosciuti: Luigi Bianchi, Ferdinando Canistri, Carlo
Antoni, Domenico Sansetta e Guido Grattoni da Albona, Giovanni
Braico da Villanova di Parenzo, Enrico Rossi, Bruno Bidoli
da Trieste, Alfonso De Gregori, Domenico Devescovi, Cesare
Monti, omonimo di quello precedentemente citato, Cesare Paniero,
Francesco Macrì, Francesco Pierucci, Pasquale Teodoro,
Antonio Zustovi e Luciano Bernardis. Sempre lo stesso giornale
citava gli arrestati di Cherso, tra i quali Ottone Zadro e
decine di altri, fucilati, poi, in località lontane,
nell'interno della Jugoslavia.