IMPERO E DISCIPLINE

Lo Stato fascista è una volontà di potenza e d'imperio. La tradizione romana è qui un'idea di forza. Nella dottrina del Fascismo non è soltanto una espressione territoriale o militare o mercantile, ma spirituale o morale. Si può pensare a un impero, cioè a una Nazione che direttamente o indirettamente guida altre Nazioni senza bisogno di conquistare un solo chilometro quadrato di territorio. Per il Fascismo la tendenza all'impero, cioè all'espansione delle Nazioni, è una manifestazione di vitalità: il suo contrario, o il piede di casa, è un segno di decadenza: popoli che sorgono o risorgono sono imperialisti, popoli che muoiono sono rinunciatari. Il Fascismo è la dottrina più adeguata a rappresentare le tendenze, gli stati d'animo di un popolo come l'italiano che risorge dopo molti secoli di abbandono o di servitù straniera. Ma l'impero chiede disciplina, coordinazione degli sforzi, dovere e sacrificio; questo spiega molti aspetti dell'azione pratica del regime e l'indirizzo di molte forze dello Stato e la severità necessaria contro coloro che vorrebbero opporsi a questo moto spontaneo e fatale dell'Italia nel sec. XX e opporsi agitando le ideologie superate del sec. XIX, ripudiate dovunque si siano osati grandi esperimenti di trasformazioni politiche e sociali. Non mai come in questo momento i popoli hanno avuto sete di autorità, di direttive, di ordine. Se ogni secolo ha una sua dottrina, da mille indizi appare che quella del secolo attuale è il Fascismo. Che sia una dottrina di vita, lo mostra il fatto che suscitato una fede: che la fede abbia conquistato le anime, lo dimostra il fatto che il Fascismo ha avuto i suoi caduti e i suoi martiri. Il Fascismo ha oramai nel mondo l'universalità di tutte le dottrine che, realizzandosi, rappresentano un momento nella storia dello spirito umano.


TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE